L’ospite di questa puntata di N.M.M. Podcast è la networker professionista Federica Pizzichini
Federica entra nel mondo del network marketing nel 2014 e nel giro di 28 mesi riesce a raggiungere la qualifica più alta della sua azienda di network marketing – senza avere mai fatto MLM prima e avendo anche 3 bambini a cui badare.
Durante l’intervista scoprirai:
– Come iniziare con il piede giusto il business di network marketing
– Il ruolo della donna in questa attività
– Perchè è estremamente utile avere un target di persone alle quali rivolgere il proprio messaggio
– Qual è l’errore più pericoloso che un networker possa commettere
E tanto altro…
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-Riassunto in Versione Scritta-
Petar Valchev: Ciao Federica, raccontaci qualcosa su di te, sul tuo background e dicci come mai hai iniziato con il Network Marketing…
Federica Pizzichini: Ciao Peter grazie per concedermi questo piccolo spazio per raccontare un po’ la mia storia.
La mia esperienza nel Network Marketing è molto breve. Ho iniziato nel 2014, prima di allora non sapevo neanche l’esistenza di questo tipo di business ho fatto sempre tutt’altro nella mia vita.
Fino al 2010 ho avuto un centro estetico, ho sempre lavorato in proprio quindi diciamo che la mentalità imprenditoriale l’ho sempre avuta – sono una persona che si è sempre data da fare non ho mai aspettato che qualcuno mi desse da lavorare ma ho sempre fatto molta forza sulle mie capacità. Ma sono anche una mamma quindi, come tante donne sapranno, per noi arriva un certo punto della vita che ti trovi a dover scegliere a cosa dedicare maggiormente il tuo tempo e le tue attenzioni – quindi se alla tua autorealizzazione professionale quindi alla tua carriera al tuo lavoro oppure alla famiglia.
Diciamo che fino ad un certo momento della mia vita sono riuscito a bilanciare le due cose facendo sicuramente tantissimi sacrifici, fino al 2010 ci sono riuscita dopo di che in quello stesso anno è arrivata la mia terza bimba. Io sono mamma di tre bambini e fino al 2010 sono comunque riuscita grazie all’aiuto anche di mia madre, ma nel 2010 lei è venuta a mancare e ho dovuto mettermi a casa e fare la mamma a tempo pieno.
Per una persona ambiziosa come me il dover rinunciare ad una mia professione e a ricevere quella “pacca sulla spalla” che in casa di certo non hai (è difficile che una casalinga venga mai mi ha ringraziata per il grande lavoro che fa e che apporta la sua famiglia) diciamo che dobbiamo spesso andarci lo cercare all’esterno cioè nel mondo del lavoro.
Nel lavoro quando uno è bravo questa spacca sulla spalla ce l’hai – quindi con gli anni dal 2010 al 2014 ero caduta in depressione – non mi riconoscevo più.
Io sono una persona molto allegra, molto solare, mi piace stare in mezzo alle persone, parlare, aiutare le persone.
Mi sono ritrovata a casa tutto il giorno ed è successo quello che succede a molte donne…
Oltre alla depressione questa situazione mi ha portato anche a sfogare sul cibo – quindi ho avuto dei gravi problemi di peso in passato e sono arrivato arrivata al network proprio per risolvere questo problema.
Quindi io sono arrivata diciamo al prodotto e non all’opportunità finanziaria
E sono arrivata all’azienda con la quale collabora tutto oggi dal 2014 che è Snep International. Proprio per il suo prodotto, perché volevo risolvere i miei problemi di peso e da lì è iniziata la mia avventura nel Network che dura ormai da due anni e mezzo ad oggi.
Petar Valchev: Quindi tu sei stata prima una consumatrice, hai visto alcuni benefici e hai deciso di fare passaparola..
Federica Pizzichini: Assolutamente sì.
Mi è scattata una scintilla al primo evento a cui partecipai, perché fino ad allora ero una consumatrice… mi trovavo bene con il prodotto stavo perdendo peso quindi ero anche contenta.
Mi invitarono ad una convention…
Non avevo mai partecipato ad un meeting del genere e per me era tutto nuovo e ho iniziato a vedere persone che sfilavano su questo palco, persone che in passato avevano lavorato anche per altre aziende e avevano raggiunto insomma posizioni importanti.
Tra i mormorii delle persone ho cominciato a sentire…
“A ma lo sai che la persona quando era in quella azienda X le persone addirittura lo affermavano per strada e gli chiedevano l’autografo”
E lì mi si è accesa una lampadina.
io sono un’ex attrice, ho fatto teatro per molti anni della mia vita. Da ragazzina sognavo di diventare un’attrice famosa, in quel momento mi si è accesa quella lampadina e ho detto
“Caspita ce la posso fare anch’io voglio farcela anch’io voglio arrivare anch’io la a salire su quel palco e a prendermi tanti applausi” – perché sapevo di meritarmelo, tutti noi ce lo meritiamo
Petar Valchev: Federica, quanto tempo è passato dal momento in cui hai iniziato ad usare i prodotti e poi quando sei diventata una distributrice a tutti gli effetti
Federica Pizzichini: Quasi immediatamente perché naturalmente i prodotti li devi usare costantemente se vuoi raggiungere dei risultati – almeno per tre mesi devi essere costante.
E’ chiaro che se io devo usare dei prodotti di un’azienda e so che comunque ho necessità di usarli per diverso tempo, per raggiungere quello che era l’obiettivo che mi ero prefissata, e so che l’azienda offre la possibilità di avere uno sconto per acquistare questi prodotti… io la prima cosa che ho fatto, credo dopo due mesi, è quella di chiedere lo sconto.
Ma c’è la possibilità di pagare un po’ meno? Visto che comunque gli riordino tutti i mesi e che almeno per sei mesi mi ero già fatta che avrei dovuto usarli
Quando ho chiesto lo sconto mi è stato spiegato che oltre a ad avere questi benefici economici sull’acquisto avrei potuto anche crearmi una seconda attività.
Visto che la mia attività principale in quel momento era quella della casalinga, è chiaro che quando mi hanno parlato del network a me l’hanno spiegato un po’ nella vecchia maniera… devi creare la tua lista nomi, parlare con le persone, chiamarle, raccontare, vederle e quindi è chiaro che una delle mie condizioni con tre figli non avevo tutta questa libertà per uscire e fare il network alla vecchia maniera.
E ho trovato una soluzione alternativa, ma dopo che ho che sono andata al mio primo meeting, perché prima non avevo comunque compreso le potenzialità che questa opportunità poteva effettivamente offrirmi
Ho iniziato a fare passaparola quasi immediatamente usando Facebook, ma usandolo per quello che è… cioè non uno strumento di vendita ma come uno strumento per condividere con gli altri la tua vita quello che ti sta accadendo in quel momento.
In quel momento iniziai a raccontare proprio quello che mi stava accadendo, quindi che usavo questi prodotti, che mi sentivo molto meglio che avevo riacquistato energia, avevo smesso di prendere dei farmaci che prendevo per l’ansia e poi ho iniziato subito a perdere peso e ho iniziato solamente a raccontare e a testimoniare quindi con foto video quello che mi stava accadendo.
Petar Valchev: Tu Federica fai network da relativamente poco tempo, nonostante ciò sei riuscita a scalare tutto il piano marketing della tua azienda. Potresti dirci quali sono gli errori più comuni che vedi commettere ai networker?
Federica Pizzichini: L’errore più grande che viene fatto è quello di fare spudoratamente il venditore, soprattutto sui social network non è quello che funziona.
Quando vedo persone che per vendere un prodotto non fanno altro che pubblicare la fotina del barattolino o peggio ancora neanche ce l’hanno perché neanche la usano e prendono la foto dal catalogo… quello è l’errore più grande
Network marketing e il marketing in generale significa voler aiutare quante più persone possibile a risolvere un problema. E tu devi dimostrare a quelle persone che hai la soluzione a quel problema – e non lo puoi fare mostrando il barattolino del prodotto che vendi.
Inoltre se non dai un valore a te stesso non puoi pretendere di andare da nessuna parte perché il tuo prodotto lo vendono altri migliaia di incaricati solo in Italia quindi a quel prodotto tu devi dare un valore aggiunto e quel valore aggiunto devi essere tu.
Petar Valchev: Qual è il principale errore che tu hai commesso quando hai iniziato?
Federica Pizzichini: L’errore principale che ho commesso è quello di voler arrivare a tutti.
Soltanto poi a distanza di tempo ho capito che soprattutto nei social network, io parlo più di questo mondo perché mi appartiene un po’ di più, ci sono tantissime persone e non puoi avere l’ambizione di voler arrivare a tutti.
Anche perché ti vai ad imbattere con competitor che hanno molta più potenza di te, che hanno molta più esperienza di te, che hanno un brand più conosciuto del tuo.
Chiediti chi è il tuo Avatar, quali sono i fan ai quali tu vuoi rivolgerti, e ci sono milioni di persone.
Non devi voler arrivare a tutti ma a chi ti vuoi rivolgere donna uomo che età che problematiche devono avere quali soluzioni puoi dare a queste persone
Petar Valchev: Tu Federica a quale target hai deciso di rivolgerti?
Federica Pizzichini: Il mio è un target esclusivamente femminile, di giovani donne, giovani mamme.
Il mio target l’ho trovato con la mia storia personale, noi attraiamo persone simili, persone alle quali in noi andiamo a raccontare la nostra storia e loro ci si rispecchiano.
Quindi è chiaro che se io ho avuto un passato di un certo tipo magari un’altra persona completamente lontana da me non sarà attratta.
Il mio target è un target di donne che vogliono autorealizzarsi, che non si accontentano, che sanno di meritare di più e di valere tanto ma che fino ad oggi non hanno avuto la possibilità di lavorare sul loro talento e dimostrare al mondo quello di cui sono capaci
Petar Valchev: Secondo te, un neo networker in che modo dovrebbe iniziare nel modo giusto questa attività?
Federica Pizzichini: Innanzitutto costruendosi la propria storia personale – quindi che sia o attraverso il prodotto o attraverso il business.
Ma è chiaro che all’inizio devi avere la tua storia personale sul prodotto. Io all’inizio non avevo la mia storia personale sull’attività – posso averla adesso che ho raggiunto livelli massimi di carriera in 28 mesi ma all’inizio non ero nessuno quindi ho usato la mia storia personale legata al prodotto
Petar Valchev: Qual è l’obiezione che più spesso ci sei sentita dire quando ho cercato di coinvolgere qualcuno in questo mondo?
Federica Pizzichini: Per quanto riguarda l’obiezione principale dell’entrare in attività è il “Non ho tempo.”
Questa è l’obiezione principale, poi magari le vedi che ti inviano centinaia di inviti a giocare a giochetti su facebook tutto il giorno però magari per fare l’attività non hanno tempo.
E’ sempre questione di priorità, come in ogni cosa.
Mentre per il prodotto l’obiezione principale è il costo.
Ed è anche il fatto che tante persone non si fidano – nel senso che hanno preso tanti di specchietti per le allodole che non è che arrivi tu con la soluzione in mano e sono lì pronte a starti ad ascoltare e a credere ad ogni parola che dici.
Per questo quello che consiglio sempre è di non arrivare mai al prodotto ma di instaurare un rapporto tra persona e persona e non tra venditore e possibile cliente.
Bisogna sviluppare la nostra intelligenza emotiva.
Purtroppo a scuola non ce lo insegnano e quando si inizia a fare network marketing c’è tanto da studiare – proprio su come migliorare la nostra relazione nei confronti degli altri, come entrare in rapporto con loro, come veramente farsi benvolere dalle persone.
Se tu riesci a creare rapporti qualsiasi cosa poi tu vai a consigliare a quella persona lei lo farà ma perché si fiderà di te e non del nome dell’azienda o del nome del prodotto per quanto questi possano essere conosciuti.
Anche perché poi tutte le aziende hanno dei feedback positivi e feedback negativi ma tu vai a conquistare la fiducia del cliente soltanto se alla base sei riuscito a creare una relazione con questa persona.
Lo vediamo tutti i giorni da personaggi “web star”.
Questi famosi personaggi che fanno un video al giorno, quando consigliano di acquistare un libro ai loro fan questo libro dopo pochi giorni va a ruba.
Ma perché perché c’è stato un lavoro a monte, si è conquistato o si è conquistata la fiducia dei suoi fan.
Qualsiasi cosa poi lui o lei andrà a consigliare i fan lo seguiranno perchè si fidano.
Petar Valchev: Tu prima ci hai detto che cerchi di puntare sul target delle donne, come vedi le il ruolo della donna nel network marketing? Te lo chiedo perché sappiamo che le donne sono la maggior parte in questo settore però se andiamo a vedere le classifiche dei networker che hanno raggiunto il vertice lì risultano essere una minoranza, come mai secondo te?
Federica Pizzichini: Secondo me la donna è potentissima proprio perché ha un’intelligenza emotiva molto più sviluppata dell’uomo.
Per l’uomo sentire una cliente che gli racconta dei figli, del marito delle sue problematiche quotidiane non è il massimo. Cerca di tagliare subito e di andare al sodo.
La donna invece sta lì e ascolta… noi siamo molto più brave con il “taglia e cuci”.
Siamo molto più brave ad ascoltare le confidenze.
Quello che puoi frena la scalata verso il successo è il senso di colpa, soprattutto nei riguardi della famiglia.
Almeno è quello che ho visto io… ed è un ostacolo che deve essere assolutamente superato.
Noi stiamo dando un grandissimo esempio ai nostri figli, soprattutto ai figli maschi. Quando saranno grandi avranno considerazione della donna molto ma molto migliore se hanno avuto una mamma che ha dimostrato che bisogna inseguire i propri sogni -sempre senza arrendersi – che se una cosa la vuoi lavori per tenerla costi quel che costi.
Petar Valchev: Puoi raccontarci di un periodo in cui ti sei trovata in serie difficoltà, e delle lezioni che hai imparato in quella situazione?
Federica Pizzichini: Sai Peter io sono stata sempre spinta da un grande perché. Credo sia stata anche questo il motivo per cui sono arrivata dove sono oggi non mi sono mai guardato indietro ho sempre tenuto bene a fuoco il mio obiettivo.
L’ho sempre guardato là davanti, non mi sono mai lasciata distrarre da niente.
Ti ripeto… avevo un grandissimo perché, sapevo perché dovevo arrivare qui oggi, non solo l’autorealizzazione… per me oggi essere qui con te che mi fai questi intervista stai nutrendo tantissimo il mio ego e di questo ti ringrazio.
Ma io avevo bisogno di arrivare qui.
Oggi mando avanti la mia famiglia con il mio lavoro. Posso permettermi di mandare i miei figli ad una scuola privata, posso permettermi oggi finalmente una casa grande e ognuno ha la sua cameretta e siamo in cinque.
Io ho passato veramente periodi della mia vita bui, con paura di rispondere al citofono perché pensavo che fosse l’ennesima raccomandata di qualche debito che tornava a bussare alla porta.
Oggi finalmente mi sono buttata tutto alle spalle e vivo e posso far vivere ai miei figli la vita che ho sempre desiderato per loro
Petar Valchev: Sei stata chiarissima hai avuto talmente tanti periodi difficili che tutto il resto che è sembrato nulla
Federica Pizzichini: Esattamente, tutto il resto mi è sembrato assolutamente niente.
Ogni volta che c’era qualcuno che cercava di tirarmi la maglietta per rallentarmi… io me lo toglievo di torno e continuavo a correre.
Quando il tuo perché è grande niente ti ferma.
E’ quando non hai bene a fuoco quali sono i tuoi obiettivi che puoi avere dei momenti di tentennamento, ma se sai qual è il tuo obiettivo e perché devi arrivare là – niente ti può fermare… mi dispiace non ci sono scuse.
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