Fino all’età di 33 anni anni Ivan Bianco lavorava dalla mattina alla sera in falegnameria.
Poco tempo per se stesso, poco tempo per la famiglia, poco tempo per i suoi hobby e tanto tanto lavoro…cosi si può riassumere la sua vita fino a quel momento.
Un giorno però rientrando a casa dopo una lunga giornata di lavoro lo aspettava a casa un suo amico, la moglie e un ragazzo di 21 anni.
Da quel giorno la sua vita non sarebbe più stata la stessa…
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-Riassunto dell’Intervista con Ivan-
Petar Valchev: Ivan, raccontaci qualcosa su di te, come hai iniziato a fare network marketing?
Ivan Bianco: Mi occupavo di tutt’altro, avevo una falegnameria.
Una sera mia moglie mi dice che c’è un amico, insieme ad un’altra persona, che ci è venuto a trovare.
Mi parlano di un piano di previdenza privata. Il prodotto era buono ma quello che mi ha colpito è come questo ragazzo tanto giovane riusciva a snocciolare questo colloquio con grande educazione e preparazione.
Alla fine ho deciso di comprare quello che lui mi ha proposto, ma gli ho fatto anche questa domanda…
“Ma potrei farlo anche io questo lavoro?”
Lui mi ha detto…
“Guardi non saprei se lei può collaborare con noi. Posso farla invitare ad un colloquio e se ci saranno i presupposti potrà lavorare con noi.”
Petar Valchev: Cosa ti ha spinto ad iniziare questo percorso?
Ivan Bianco: Dopo il colloquio ho fatto due giorni di seminario a pagamento e già dopo la prima giornata ero folgorato dalla presentazione e dall’organizzazione.
Sono rimasto particolarmente colpito però dall’assegno che ha ricevuto una infermiera di 16 milioni di vecchie lire.
D’avanti a quel assegno mi sono bloccato e ho detto…
“Ditemi come fare”
Petar Valchev: Qual è stato il principale errore che hai commesso quando sei partito?
Ivan Bianco: Inizialmente non avevo buoni risultati perché facevo di testa mia.
Mi sono fatto un giorno la domanda… “Ma perché sono entrato in questo business?”
E la risposta era che il ragazzo giovane quella sera a casa mia aveva fatto una presentazione eccellente. Era preparato e aveva il suo metodo.
Dunque anche io dovevo avere un metodo. Un metodo ad imbuto studiato in modo perfetto.
Quella sera in cui ragionavo, dopo l’ennesimo no, mi sono messo li tutta la notte a riesaminare quel primo appuntamento.
Ho imparato poi quel colloquio fino alla nausea.
Poi in 4 giorni ho chiuso 14 contratti. Da allora mi chiamavano “terminator”.
L’errore che ho fatto dopo e mi ha frenato per circa 3 anni… è che ero troppo buono.
Dedicavo troppo tempo a persone che non meritavano ad essere aiutate.
Petar Valchev: Quali sono gli errori che hai visto commettere agli altri più spesso?
Ivan Bianco: Le persone sopravvalutano se stesse e sottovaluto gli altri.
E anche la mancanza di disciplina di farsi guidare da chi più ne sa.
Petar Valchev: In che modo si dovrebbe iniziare concretamente nel network?
Ivan Bianco: Innanzitutto ti devi appassionare in quello che fai.
Io per esempio ci devo trovare qualcosa di etico, semplice – se una cosa è facile allora è duplicabile da tutti se no abbiamo bisogno della laurea.
Petar Valchev: Qual è l’obiezione che più spesso hai dovuto affrontare?
Ivan Bianco: “E se fallisce?”Ma sarà una cosa certa?”
Io rispondo…
“Guarda di certo c’è solo la morte”
Io poi li faccio degli esempi…
“Lei quando parla di sicurezza parla di qualcosa che sia tangibile, che ci siano grandi stabilimenti… tipo la Parmalat, la Cirio? Monte Paschi di Siena?”
Petar Valchev: Puoi raccontarci di un periodo in cui ti sei trovato in serie difficoltà, e delle lezioni che hai imparato in quella situazione?
Ivan Bianco: Si, quello che mi è capitato è che ho avuto un momento in cui ho perso la fiducia in me stesso.
Sono stato vittima della mancanza di autocontrollo del mio cervello.
Era come se fossi completamente disarmato. Poi qualcuno mi ha ricordato che non era grave perché avevo un grande talento.
Sarebbe grave il contrario… avere soldi ma non talento.
La lezione imparata è che non devi mai abbassare la guardia. Rimanere sempre sul pezzo e dedicare tempo a se stesso, bisogna ritrovarsi.
Attenzione anche alla mancanza di umiltà perché nulla è per sempre.
Chi è la persona o le persone che ti hanno ispirato di più e perchè?
Fuori dal network marketing mia madre e mio padre. Quando iniziai credevo di aver trovato finalmente il cesto con la sorpesa della vita ma poi scoprii che tutte le persone che conoscevi il giorno prima poi non ti saluta più.
Mi sono rivolto a mia madre e mi disse… Ivan se tu credi fallo perché tu ci riesci.
Questa frase valse molto più centinaio persone che non credevano in quello che facevo.
Poi mia moglie che è una fonte di ispirazione assoluta.
Poi Bryan Trace perché è di una congruenza e profondità assoluta senza essere molto plateale.
E chiaramente Napoleon Hill.
(Si consiglia di ascoltare l’intera intervista in formato audio)
Intervista Cristian Pelillo – Intervista Riccardo Maria Di Gasparro
Bella intervista! Si percepisce soprattutto la spontaneità e la competenza di Ivan e della moglie.