
Se lavori nel settore del multi level (MLM) da un po’ di tempo, ti sarai sicuramente reso conto che riuscire a vendere la tua idea di business a chi sta cercando un posto fisso, o fa già il lavoratore dipendente, è tutt’altro che una passeggiata.
E lo so… questa cosa ti manda su di giri e pensi…
“Questi non capiscono nulla, io sto dando un’opportunità che può cambiare la loro vita eppure mi ignorano.”
Capisco la tua reazione, ma devi sapere che anche i tuoi amici e conoscenti hanno in parte ragione ad ignorarti o obiettare.
Vedi…
In passato (ma anche nel presente) molti networker affamati e senza scrupoli (io li chiamo “gli squali”) hanno cercato di vendere il business di network marketing a persone che non avrebbero dovuto entrarci.
Questo cosa ha comportato?
Si e creato un esercito di scontenti e furiosi per il mancato successo (venduto a loro come facilmente ottenibile).
Questa massa di persone ha poi propagandato in giro per l’Italia il mito del Multi Level Marketing come…
La piramide, il sistema in cui guadagna uno solo, il business con cui perderai amici e parenti, il sistema ponzi ecc…
Se non mi credi, visita qualche forum e vedrai quali sono le opinioni che prevalgono.
Perchè ho detto poco fa che certe persone non sarebbero dovute entrarci?
Come per un qualsiasi lavoro/mestiere su questa Terra, ci sono persone più portate a svolgerlo e altre meno propense.
Infatti…
In questo articolo ti andrò a svelare quali sono i principali vantaggi e svantaggi della professione di network marketer – confrontandola con il tipico lavoro come dipendente.
Puoi far leggere l’articolo a tutte quelle persone che non conoscono i pro e i contro di questi due mondi – in questo modo potranno finalmente decidere che cosa fa davvero per loro.
Fidati, ti sto facendo un favore… non c’è nulla di peggio del trattare con dei perditempo.
Già che ci sono ti facilito il lavoro, premi il pulsante qui sotto per condividere l’articolo su Facebook.
Ma prima di iniziare voglio fare una premessa…
Per quanto abbia cercato di essere preciso ed obiettivo, non posso garantire al 100% la mia neutralità ed esattezza millimetrica per i seguenti due motivi…
Primo: da quando ho iniziato a portarmi la pagnotta a casa da solo ho sempre fatto o il freelancer (web marketer) o il networker. Mai il dipendente.
Per cui le mie analisi dal lato lavoratore dipendente saranno basate sulle osservazioni che ho fatto nei confronti di parenti ed amici nel corso degli anni.
Secondo: non tutti i lavori come dipendente hanno le stesse identiche specifiche, ne richiedono di svolgere gli stessi compiti e di addossarsi le stesse responsabilità.
Detto ciò puoi iniziare con la lettura…
Multi level: Quali sono le differenze con il lavoro dipendente?
Analizziamo 7 parametri che più interessano qualsiasi lavoratore. Data la lunghezza del post, anche se ti consiglio di leggertelo tutto, puoi cliccare su uno dei punti qui sotto elencati che più ti interessano.
# 1.Orario lavorativo e impegno richiesto
# 1.Orario lavorativo e impegno richiesto
Lavoro dipendente:
E’ inutile negarlo. Quando lavori per qualcun’altro non tiri fuori il massimo di te stesso. Questo è a mio parere un grandissimo vantaggio per il lavoratore (a danno del datore di lavoro.)
Il dipendente tipico non è pagato per le proprie performance, questo vuol dire che anche se hai avuto un mese in cui non sei stato particolarmente produttivo… il tuo conto in banca non ne risente.
Quante ore lavora il dipendente?
Come forse già saprai, in Italia la legge distingue tra orario di lavoro normale e orario di lavoro straordinario. Il primo è fissato a 40 ore settimanali, anche se ci sono una serie di deroghe a questa regola generale: dei contratti collettivi nazionali stipulati dai sindacati che possono prevedere orari più ridotti per determinate categorie.
Multi level marketing:
Pochi sono i networker che riescono ad ottenere risultati degni di nota i primi 12 mesi di attività. Io definisco questo periodo “critico”.
Considerando il fatto che la maggior parte dei neo networker non hanno mai avuto esperienza imprenditoriale, il primo anno può essere considerato come pura esperienza e formazione.
Purtroppo è nell’arco di questo periodo che la massa di networker abbandonano il business – si scontrano con la realtà dei fatti – capiscono che non tutto è rose e fiori come lo aveva presentato lo sponsor.
Per questo motivo ti dicevo… lo definisco critico.
Obiettivamente… l’impegno che un networker deve mettere in questa attività è considerevole.
Come lo è d’altronde in qualsiasi impresa, la differenza però tra un networker è un imprenditore classico è che il primo “rischia” prevalentemente il suo tempo, il secondo invece anche il suo capitale.
Quali sono invece gli orari di lavoro di un networker?
Un networker non ha una fascia di lavoro prestabilita.
Questo fatto viene spesso sottolineato da molti networker come un grandissimo vantaggio.
Ti alzi quando vuoi, vai a letto quando vuoi, mangi quando vuoi – per farla breve… sei flessibile al massimo e non dipendi da nessuno.
Esistono però anche due grossi lati negativi legati alla completa flessibilità…
Se non sei un tipo metodico e ben organizzato rischi di procrastinare e di ritrovarti a fine giornata con la brutta sensazione di non aver combinato un bel nulla.
Il lavoro non ha un inizio ed una fine. Questo vuol dire che il tuo cervello non stacca mai. Magari hai avuto diversi appuntamenti di mattina, poi il pomeriggio vuoto e di nuova alla sera sei in conferenza con il tuo team – oppure altre persone ti hanno contattato per sapere di più sul tuo business.
Certo che dopo 5 o più anni, se hai fatto un buon lavoro e hai costruito una rete autonoma, le cose cambiano e il tempo libero che avrai a disposizione sarà di gran lunga maggiore a quello in cui devi sgobbare – ma voglio essere chiaro – per arrivare a questi livelli bisogna aver lavorato tanto e in modo intelligente prima.
Conclusione: Se la tua priorità è lavorare meno e non doverti preoccupare ad essere sempre “in forma”, allora per te è meglio fare il dipendente.
Il multi level marketing richiede passione, impegno e costanza (per questo ci vuole tempo.)
Tieni anche presente che il network marketing è un lavoro scalabile, oggi lavori tanto per lavorare di meno in un prossimo futuro.
Il lavoratore dipendente invece farà sempre le stesse ore di lavoro. Per tutta la vita!
# 2.Redditi
Lavoro dipendente:
Qui ci sarebbe parecchio da parlarne, una cosa però è certa…
Un lavoratore dipendente non potrà mai raggiungere la libertà finanziaria.
Aaa, vero. Forse non sai cosa vuol dire libertà finanziaria…
Cos’è la libertà finanziaria?
E’ la condizione in cui le tue spese sono completamente coperte da entrate passive – quelle entrate che non richiedono direttamente il tuo tempo per essere generate.
Robert Kiyosaki -autore del più famoso libro di “intelligenza finanziaria” “Padre ricco padre povero“- ha detto una cosa che mi rimarrà per sempre impressa nella mente…
Ora magari stai pensando…
“Ok, ho capito che non posso raggiungere questa libertà finanziaria se faccio il lavoratore dipendente, ma a me non importa. Voglio solo guadagnare bene per godermi il tempo libero che mi rimane, anche se questo vuol dire lavorare per 8 o più ore al giorno per il resto della mia vita. Posso farlo se continuo a fare il lavoratore dipendente?”
La risposta è NI.
Trattare tutti i lavori come dipendente in ugual modo sarebbe davvero riduttivo.
L’operaio e il manager sono entrambi dipendenti, ma a fine mese il loro conto in banca non si gonfia allo stesso modo (a dire il vero si gonfia solo al manager.)
Una cosa però è certa… sul pianeta Terra ci sono “un pochino” più operai che manager o dirigenti.
Per darti un po’ di numeri, secondo i dati rilevati dall’Osservatorio del Job Center, i dirigenti italiani sono il 2,1% della forza lavoro.
La loro retribuzione annua è pari a due volte quella dei quadri, tre volte tanto quella degli impiegati e quattro volte tanto quella degli operai.
Quindi la risposta a questa domanda è… dipende.
Dipende da quale ruolo ricopri, dalla situazione politica, dalla situazione economica e da mille altri fattori sui quali spesso non hai il minimo controllo.
Multi level:
Ci tengo subito a sottolineare che nel network marketing la quasi (ripeto quasi) libertà finanziaria è possibile raggiungerla. A dire il vero è il motivo per cui il 90% dei networker iniziano questo business.
Ma quanto guadagnano veramente i networker? Le statistiche, a prima vista, non sono rosee…
Alcune fonti dicono che il 98% dei networker non guadagna più di quanto spende all’interno della stessa azienda per cui collabora. Parliamo per lo più di spese di autoconsumo.
Altre fonti parlano di 99% e altre addirittura dicono che solo il 0,02% guadagna più di quanto ci “rimette.”
Ma attenzione. I numeri sopra citati non dovrebbero assolutamente spaventarti.
E’ vero. C’è un problema nel network marketing – in pochissimi riescono a guadagnarsi da vivere con questo mestiere.
Nel video corso gratuito >> theNetwork Formula<< ti spiego quali sono le cause di tali percentuali negative e anche come è possibile entrare a far parte dei pochi fortunati.
Ma guardiamo un po’ più dall’alto…
In quasi tutte le attività imprenditoriali le statistiche in questo momento non sono rose e fiori. Non è un problema solo del network marketing.
Secondo uno studio di Rete Imprese Italia nel 2015, hanno chiuso 16 imprese ogni ora.
390 al giorno!
Sentendo dati del genere, ad una persona che non è immersa nella materia, le viene da pensare che quando uscirà nel week end per fare un po’ di shopping troverà il deserto dei tartari.
Ma per fortuna non è così.
I dati e le statistiche vanno sempre presi con le pinze, perchè spesso non sono contestualizzati.
Cosa vuol dire che 390 imprese chiudono al giorno?
E’ un bene? E’ un male?
Onestamente non lo so… perchè non so quante ne aprono nelle stesse 24 ore.
Cosa vuol dire che il 98% dei networker non guadagna di più di quanto spende?
Nella mia organizzazione, il 70% membri sono clienti che hanno il codice da distributore solo perchè ottengono sconti sui prodotti.
Questi vengono contati come distributori falliti?
A me onestamente, tra tutti i numeri che ti ho citato, quello che mi sembra il più realistico è che i dirigenti in Italia sono il 2,1% della forza lavoro.
Alla faccia di chi dice che il network marketing è un sistema piramidale.
Conclusione: Come redditi e opportunità di crescita economica, non c’è dubbio che la professione di networker sia da preferire rispetto ad un lavoro come dipendente.
Rimane il fatto che se sei svogliato e vuoi giusto “campare”, allora guadagni di più con un lavoro dipendente (se ti prendono.)
# 3.Sicurezza economica
Lavoratore dipendente:
Come dicevo poco fa, analizzando il fattore redditi, se non hai molta voglia di lavorare allora ti conviene trovarti un lavoro come dipendente e ancorarti finchè puoi.
I lati positivi infatti sono che a prescindere da quanto sei stato produttivo, a fine mese hai la sicurezza (con le dovute eccezioni) di venire pagato.
Bisogna però rendersi conto di un fatto importantissimo… il mondo sta cambiando.
La globalizzazione, la rivoluzione digitale e i mercati sempre più veloci stanno sconvolgendo l’economia. Sempre di più questa guarda alle performance – ormai il posto fisso a vita non esiste più.
Come faccio a dirlo?
Sta già succedendo in America – è un po’ come avere una macchina del tempo – prima o poi quello che accade nel nuovo continente arriva anche da noi in Europa.
Ma ti dirò di più…
Secondo uno studio di Adp (multinazionale leader nel settore della ricerca di personale) – condotto su 2400 lavoratori di quattro continenti…
Il 95% di chi ha un’occupazione si dice pronto a lavorare in qualsiasi parte del mondo; il 92% è disposto a spostarsi ovunque servano le proprie competenze, il 79% ritiene di poter svolgere la propria mansione collegato a un semplice dispositivo mobile; l’81% prevede che in futuro non esisteranno contratti di lavoro da dipendente ma solo a progetto.
Networker:
Essendo un’attività imprenditoriale, il network marketing è basato sul rischio.
Conclusione: Se la sicurezza economica è la tua primaria necessità, tra le due opzioni sicuramente il lavoro da dipendente è la scelta più adatta (almeno per il momento.)
# 4.Libertà
Lavoro dipendente:
Per quanto la parola libertà possa essere un termine a volte soggettivo – secondo il dizionario della lingua italiana, libertà vuol dire…

# 5.Ambiente e colleghi


# 6.Crescita professionale


# 7.Crescita personale



Valutazione personale finale
Qui sotto ho attaccato una griglia con la valutazione personale su ognuno dei 7 punti che abbiamo analizzato in questo articolo (il punteggio va da 0 a 1.)


Un abbraccio,
Peter
P.S.
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