
Come faccio a reclutare nel network marketing?
Come faccio a convincere le persone a provare i miei prodotti/servizi?
Sono domande che frullano nella testa di qualsiasi networker almeno una ventina di volte al giorno.
In questo articolo andrò ad analizzare come facendo tue alcune semplici ma potenti strategie di marketing e psicologia puoi riuscire ad ottenere un bel…
“SI…voglio collaborare con te” o “SI… voglio provare questi prodotti”
Prima però ti devo avvertire. Reclutare nel network marketing manipolando gli altri e far compiere scelte contro il loro libero arbitrio, non porterà in alcun modo dei benefici alla tua attività di network.
Almeno non nel medio/lungo periodo.
Se vuoi reclutare nuovi distributori con il solo scopo di guadagnare qualcosa sullo Starter kit o giusto per soddisfare il tuo ego personale… ti prego di abbandonare subito questa lettura.
Oltre a rovinare il nome del network marketing, avrai soltanto illuso delle persone innocenti che hanno creduto in te. E questo va contro i valori della community NetworkMarketingManager.
Premesso ciò, le strategie che scoprirai tra poco ti saranno estremamente utili per riuscire a velocizzare il processo di vendita/reclutamento di una persona indecisa. Quella persona che nel profondo del suo cuore vorrebbe uscire dalla ruota del criceto ma ha tanta paura di staccarsi dal branco e andare controcorrente.
Ti svelerò come poter entrare nella sua mente e inserire l’esatto codice per farle prendere la giusta direzione… ENTRARE NEL TUO BUSINESS DI NETWORK.
Sei pronto?
Prometti che non userai tali strategie per scopi maligni?
Ti voglio credere, partiamo…
Estate 2016 – Nessebar (nota località sul Mar Nero)
Erano circa le quattro del pomeriggio quando decisi di entrare in una pasticceria per prendere qualche dolcetto al volo.
Per quanto cerchi di evitare di mangiare dolci, ogni tanto le mie papille gustative ne hanno bisogno come un sub immerso nei profondi abissi ha bisogno della sua bombola d’ossigeno.
Appena entrai nel locale due ragazze carine, una bionda e una mora, mi salutarono e mi illustrarono le paste più fresche.
Non ci misi molto a scegliere e mi avviai verso la cassa.
Una delle due ragazze, quella mora, allora mi chiese…
“Vuole anche qualcosa da bere? Abbiamo questa bevanda gassata (nota marca alla quale non voglio fare pubblicità) con la bottiglia in versione “retro” dell’anno 1982 – queste sono le ultime rimaste di questa limitata collezione – e poi con questo caldo è meglio dissetarsi…”
Guardai la bottiglia, la presi in mano e risposi: “Sì, ne prendo una, grazie.”
Forse ora, se non mi conosci bene, non ci trovi nulla di strano – ti dico solo che…
-Non bevevo qualcosa di gasato/zuccherato dal capodanno precedente.
-Non bevo bevande zuccherate da anni perché in questo modo inganno me stesso dicendomi… “Non bevi mai schifezze… allora ti puoi concedere qualche dolcetto e togliere lo sfizio alle tue papille gustative.”
-Di avere questa bottiglia “retro” non me ne poteva fregar di meno – per il semplice fatto che non sono uno che colleziona le cose– figuriamoci una bottiglia di una marca che mi sta antipatica.
Infatti, poi l’ho lasciata sul tavolo, quasi completamente piena.
In pratica avevo comprato qualcosa che non volevo comprare.
Come era possibile che io sia stato manipolato in questo modo ridicolo? In pieno giorno, in un luogo tranquillo, senza essere stato sotto l’effetto di qualche bicchiere di vino di troppo.
Io che mangio pane e marketing ogni santo giorno…
“C’è qualcosa che non va” – dissi a me stesso appena uscito dalla pasticceria.
Ma sono sicuro che anche tu, almeno una volta nella vita, ti sei trovato in una situazione simile. Molti amici e colleghi, mi hanno confessato di essere caduti in “trappole” del genere – di aver fatto qualche acquisto ed essersi pentiti amaramente pochi minuti dopo.
Ma come disse qualcuno… per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande.
Allora chiedo…
Cosa spinge le persone a compiere l’atto d’acquisto?
E ti ricordo che quando cerchi di reclutare nel network marketing stai cercando di far comprare alle persone un’idea, oltre che allo Starter kit.
Il colpevole è uno e il suo nome è… E.M.O.Z.I.O.N.E.
Marketing Emozionale: efficace nel business tradizione, indispensabile per reclutare nel network marketing
Nel 2019, in Occidente, per fortuna il 98% della popolazione riesce a coprire i propri bisogni primari (cibo, tetto, acqua).
E gran parte delle spese che facciamo sono per cose non indispensabili alla nostra sopravvivenza.
Tutti spendiamo soldi per cose futili, ogni giorno.
Da qualche decennio sono nati diversi dibattiti sul tema “cosa spinge veramente le persone a comprare un prodotto?”
E si è venuto a parlare sempre più di vendita emozionale.
Te la faccio molto breve – la vendita emozionale è basata sul concetto che una persona prende la sua decisione d’acquisto in base allo stato emotivo in cui si trova nel momento in cui le viene proposto di comprare qualcosa.
Questo porta ad una conclusione ESTREMAMENTE importante (che ogni networker dovrebbe rileggere almeno 3 volte)
E’ dal cliente stesso che si generano le emozioni, non dal prodotto o dall’opportunità di business.
Perchè ho detto che dovresti rileggere la frase di sopra almeno 3 volte?
Perchè postando ogni giorno sulla tua bacheca Facebook il succhino dimagrante, il mascara biologico o la crema idratante, non puoi generare alcuna emozione in chi vedrà il tuo post.
Succede invece il contrario…
Il prodotto si limita a sfruttare lo stato emotivo del potenziale cliente, stato che può fargli fare addirittura un acquisto che fino a pochi minuti prima non avrebbe mai compiuto.
Ovviamente le persone non se ne rendono conto.
Come affermano molti psicologi sociali – noi acquistiamo a livello emozionale e solo dopo cerchiamo di trasformare la nostra scelta in razionale.
Come quando ho comprato il nuovo Pc giustificandomi che avevo bisogno di una macchina più performante per il mio lavoro… in realtà ho fatto un acquisto emotivo – il vecchio “attrezzo” andava più che bene.
Ma sul momento ho ingannato me stesso.
La ragione arriva solo dopo che sei già stato invaso dalle emozioni.
Secondo il premio Nobel Gerald M. Edelman, e secondo altri importanti psicologi sociali, la scelta d’acquisto è composta da meccanismi razionali e consci solo per il 5%!
La differenza sostanziale tra emozione e ragione è che l’emozione porta all’azione, la ragione a trarre conclusioni – Donald Calne
Ma la domanda che sorge spontanea a questo punto è…
Se non è il prodotto la fonte delle emozioni, come si fa ad emozionare un potenziale cliente/collaboratore?
La risposta è: Creando un’esperienza pre e post acquisto che lo faccia avvicinare il più possibile ad avere un orgasmo.
Per ottenere questo bisogna cercare di stimolare i suoi desideri e al tempo stesso di anticiparli.
Ti faccio subito un esempio che ti renderà tutto limpido e cristallino…
Qui sopra vedi la foto di un Apple Store.
Se vivi in una grande città sicuramente sarai entrato almeno una volta in questi negozi.
Non so se ti sei reso conto o meno ma…
Tutto l’ambiente interno ha lo scopo di attirarti come un magnete, sia fisicamente che emozionalmente.
Entrando in un Apple store puoi toccare e testare con mano tutti i prodotti del noto marchio – esattamente come se fossero di tua proprietà.
Puoi immaginarti di come torni a casa, ti stendi sul divano e ti metti a guardare dei video divertenti con il tuo Ipad.
Quando tocchi e testi tutte le funzionalità dei prodotti, la possibilità di affezionarti emozionalmente ad essi aumenta al quadrato.
Ne parla dettagliatamente Carmine Gallo, nel suo libro “The Apple Experience“
Ma non finisce qui.
Ti voglio svelare un altro fatto molto curioso sull’azienda di Cupertino.
Ti sei mai chiesto perché il nuovo modello dell’Iphone – il prodotto più famoso della Apple – esce ogni 2 anni?
Perché non farlo uscire ogni anno?
Ci sono dei pazzi… ehmm volevo dire gente… che si mette in fila dalle 4 del mattino il giorno del lancio di un nuovo modello.
La risposta è semplice…
Per non andare ad urtare la soddisfazione emozionale dei loro clienti.
Mi spiego…
Uno dei metodi più utilizzati per vendere gli Iphone è per mezzo e delle compagnie telefoniche.
Facciamo questo esempio:
L’anno è il 2016, esce l’Iphone 7.
Dopo aver ricevuto un’offerta allettante da parte della tua compagnia telefonica, decidi di stipulare un contratto della durata di 2 anni e ricevere il tuo amato smartphone pagandolo a rate e a buon prezzo.
Ora ti chiedo…
Tu, che sei un appassionato di questo brand – come ti sentiresti se nel 2017, un anno più tardi, uscisse il nuovo modello Iphone 8 – ma non potresti permettertelo perché stai ancora pagando il vecchio?
Sì, esattamente… ti sentiresti ingannato e tradito.
Al tempo stesso la compagnia ha dovuto pensare al soddisfacimento di chi invece i soldi li ha e li spenderebbe ogni anno per avere dei piccoli miglioramenti sul proprio smartphone.
Ed ecco la ragione dell’esistenza della serie “S” (la perfetta via di mezzo).
Quelli della Apple pensano in modo strategico, ma pianificano le vendite in base alle emozioni alle quali sono soggetti i loro clienti.
C’è un vecchio detto che dice..
Se vuoi reclutare nel network marketing – non vendere lavoro, prodotti o Starter Kit – vendi lo stile di vita!
Molti pensano che Starbucks, la famosa catena statunitense di caffetterie, venda caffè.
Nulla di più sbagliato.
Starbucks vende l’esperienza a chi beve un caffè all’interno dei suoi locali.
Vende un ambiente che non solo permette alle persone di entrare, ma di rimanerci con grandissimo piacere e di non vedere l’ora di tornarci.
Starbucks ha capito che in uno scenario in cui tutti i prodotti tendono all’omologazione, l’unico modo per differenziarsi e spiccare sulla concorrenza è puntare sull’esperienza che il consumatore può trarre dall’acquisto e/o consumo del prodotto.
Un fatto curioso è che il fondatore di Sturbucks, Howard Shultz, “ha copiato” l’idea proprio ispirandosi ai bar italiani.
Durante un breve soggiorno a Milano Shultz notò che non era il caffè il motivo principale per il quale le persone si recavano al bar, bensì il clima creato dalla moltitudine di persone che si recavano in quei luoghi – essi parlavano di business, leggevano i giornali, creavano relazioni, confrontavano il loro intelletto, discutevano di politica.
E poi diciamoci la verità…
Il caffè di Starbucks non è ne più buono ne più economico del tipico caffè italiano (e te lo dice uno che di solito il caffè non lo prende).
A volte sento dire ad alcuni networker che non riescono a vendere i propri prodotti perché risultano troppo cari…
“La gente preferisce comprare la stessa roba al mercato sotto casa.” – si lamentano loro.
E’ normale che questo succeda… quando punti i morti di fame.
Anche se il caffè di Starbucks non è il più gustoso niente li vieta di fissare il prezzo il più alto – visto che vuole associare al suo prodotto uno status simbol.
Non penserai mica che chi prende il caffè da MacDonalds sia la stessa persona che poi va da Starbucks?
Nel 90% dei casi non lo è.
Herbalife, nota azienda di multi level marketing, agisce come la famosa caffetteria americana.
I prezzi di Herbalife sono decisamente al di sopra della media dei suoi competitor, ma questo non le impedisce di essere da anni nella top 5 delle aziende con il più altro fatturato (al terzo posto con 4,47 Miliardi di Dollari di fatturato nel 2015)
Herbalife vende stile di vita e lo dimostra in maniera ancora più netta scegliendo di sponsorizzare personaggi come Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Rıza Kayaalp (campione turco di pesi massimi.)
Che dici? Una persona che ammira i personaggi sopracitati e vuole somigliare a loro, sta a badare di spendere 10 euro in più?
Vuoi convincere il tuo interlocutore a diventare tuo collaboratore o a comprare i tuoi prodotti? Devi fare leva su questi 5 bisogni umani…
Come ti ho detto all’inizio di questo articolo, le magie occulte al fine di sponsorizzare difficilmente ti saranno utili.
Cercando di reclutare nel network marketing cani e porci (nella lezione Cliente Perfetto ti spiego perchè non va bene Non fare distinzioni) oltre al fatto che dovrai sgobbare più di una sarta clandestina cinese – anche riuscendo a convincere il tuo interlocutore a fare quello che vuoi tu… egli abbandonerà l’attività dopo un paio di settimane.
Puoi però “craccare” la mente di chi pensa e dice “Sono indeciso/non sono pronto a fare questo passo.”
Ottenendo così come risposta… “Sì mi interessa… voglio fare questo passo.”
Come farlo?
Di nuovo, ripeto, niente magia…
Devi solo trovare un bisogno e cercare di soddisfarlo.
Lo psicologo statunitense Abraham Maslow sostiene che ogni individuo è unico ed irripetibile mentre i bisogni sono comuni a tutti gli individui. I bisogni si condividono, ci accomunano e permettono una migliore vita se vengono soddisfatti.
Da questa sua concezione nasce la famosa piramide di Maslow. (qui sotto in figura)
Ora, vivendo in un paese industrializzato come l’Italia, per fortuna i bisogni Fisiologici (il primo gradino della piramide) sono soddisfatti dal 98% della popolazione.
I bisogni invece sui quali dovresti far leva per reclutare nel network marketing e vendere prodotti/servizi sono:
Sicurezza
Appartenenza
Intrattenimento/Divertimento (non c’è nella piramide ma tra poco ti dico perchè l’ho inserito)
Stima
Autorealizzazione/Progresso
Attenzione. I bisogni non sono statici, evolvono nel tempo.
Ti faccio un esempio…
Quando avevo 18/19 anni avevo principalmente i seguenti bisogni:
Volevo fare serate fuori, viaggiare, spaccarmi in discoteca e cose simili. (Intrattenimento / divertimento)
Volevo stare con gli amici, avere una nostra balotta (gruppo), sentirmi parte di una comunità. Volevo a tutti i costi avere una ragazza da amare e sentirmi amato. (Appartenenza)
Col tempo i miei bisogni sono cambiati (in parte)…
Sentirmi sicuro economicamente e poter mantenere me stesso e la mia futura famiglia (Sicurezza)
Sentirmi parte di un gruppo con persone che la pensano come me, che hanno voglia di crescere e svilupparsi personalmente e professionalmente (Appartenenza)
Sentire di essere importante nel mio settore (Stima)
Come puoi vedere le serate notturne della riviera romagnola ora mi hanno perso e difficilmente potrebbero coinvolgermi a diventare di nuovo loro cliente (come ero nel 2007.)
Se vuoi reclutare nel network marketing devi capire qual è il bisogno più importante che sente il tuo potenziale distributore e spiegarli per filo e per segno come la tua opportunità di business può aiutarlo a risolverlo definitivamente.
Ok, adesso arriva la parte più importante (se sei arrivato fino a qui devi leggere per forza fino alla fine)
Bisogni fisiologici
Chi sono queste persone:
Allora, come detto poco fa, reclutare nel network marketing persone che non riescono a soddisfare i bisogni del primo gradino non ha senso. Parliamo di persone del terzo mondo o senzatetto… sono persone che si possono aiutare tramite qualche forma di beneficenza.
Bisogno di sicurezza
Chi sono queste persone:
E’ gente che possiamo considerare finanziariamente povera – fa fatica ad arrivare a fine mese.
Disoccupati, mamme single, chi ha fatto il mutuo e ora non riesce a pagare le rate o studenti fuori sede che si devono mantenere da soli. E innumerevoli altri casi ovviamente.
Generalmente queste persone si trovano nella seguente situazione:
Hanno paura di perdere anche i pochi soldi che stanno percependo
Non hanno le dovute skills (competenze) per poter emergere e risollevare la loro delicata situazione finanziaria (nella maggior parte dei casi) , svolgono un lavoro monoto e a basso valore aggiunto
Non riescono a pagare l’università ai propri figli
Vivono in continuazione con lo stress
Di cosa dovresti parlare per toccare le corde emotive di queste persone:
Se vuoi reclutare nel netwok marketing persone che hanno bisogno di sicurezza, fai nomi e cognomi di tutte le persone del vostro team che possono permettersi di mandare i loro figli in università prestigiose.
Racconta di come è migliorata la loro salute fisica e psichica da quando non devono più preoccuparsi di come arrivare a pagare il mutuo a fine mese.
Parla di come è possibile percepire redditi in modo costante grazie all’autoconsumo.
Non esagerare con le proiezioni nel futuro, non c’è bisogno che nomini ville con piscine e macchine di lusso – già sentire che è possibile arrotondare lo stipendio e permettersi qualche sfizio in più sarebbe musica per le loro orecchie.
Bisogno di appartenenza/amore
Chi sono queste persone:
Tipicamente parliamo delle persone della cosiddetta classe media o medio-alta.
E’ gente che ha soddisfatto i bisogni primari e di sicurezza. Vivono in quartieri benestanti, hanno delle entrate stabili, possiedono dei risparmi
Sono quelle persone che non hanno intenzione di cambiare l’intero mondo ma vogliono cambiare il piccolo mondo attorno a loro.
Probabilmente hanno un lavoro decente ma che non li fa sprizzare di gioia. Questa gente è costretta a cercare la felicità e il divertimento al di fuori dal posto di lavoro.
Di cosa dovresti parlare per toccare le più fragili corde emotive di queste persone:
Se vuoi reclutare nel network marketing persone che hanno bisogno di appartenenza, fai vedere la tua community, racconta di quanto siete uniti e di come vi aiutate a vicenda (anche al di fuori dal lavoro).
Racconta di come ci si diverte a fare questo lavoro… feste, team building, uscite, formazioni di gruppo.
Fai presente di come questo lavoro permette di conoscere in continuazione persone nuove.
Bisogno di stima
Chi sono queste persone:
E’ quella persona che dice a se stessa “Voglio fare qualcosa della mia vita”.
Tipicamente è gente della classe media o medio-alta.
In passato pochi eletti arrivavano ad avere bisogni di stima – oggi grazie all’aumento dello standard di vita, questo livello può essere raggiunto da chiunque abbia un reddito dignitoso.
Questa persone vogliono rispettare se stesse.
Vogliono che gli altri li rispettino e abbiano stima di loro.
Non vogliono un lavoro che dia loro solo denaro, ma vogliono ottenere incarichi e riconoscimenti importanti.
Di cosa dovresti parlare per toccare le più fragili corde emotive di queste persone:
Se vuoi reclutare nel network marketing persone che hanno bisogno di stima fai presente loro che, tra qualche anno, quando avranno accumulato la dovuta esperienza, potranno fare delle presentazioni davanti a centinaia di persone e saranno visti come dei leader.
Descrivi dettagliatamente questa sensazione – si devono immaginare il momento preciso.
Parla di come i parenti e gli amici li guarderanno e parleranno con grande orgoglio di loro.
Parla dei seminari, dei programmi formativi, della crescita personale.
Bisogno di Autorealizzazione
Chi sono queste persone:
Qui parliamo di gente che ha già soddisfatto tutti i bisogni precedentemente nominati.
Non si preoccupano minimamente del loro reddito e possono garantire una vita più che soddisfacente ai loro famigliari.
Di cosa dovresti parlare per toccare le più fragili corde emotive di queste persone:
Se vuoi reclutare nel network marketing persone che cercano l’autorealizzazione parla di come possono aiutare migliaia di famiglia ad uscire dalla crisi economica.
Se vendi prodotti di benessere, parla di come i vostri prodotti aiutano le persone nella prevenzione di malattie.
Nomina i programmi di beneficenza a cui partecipa la tua azienda di network marketing (se ci sono).
Bisogno di Intrattenimento/svago
Chi sono queste persone:
Possono essere persone di qualsiasi livello della piramide di Maslow.
Lo psicologo americano non ne parla, ma come dice Tony Robbins, negli anni alcuni bisogni comuni sono cambiati.
Infatti è sempre più evidente che la noia sta diventando uno dei problemi principali dell’uomo contemporaneo.
Inoltre l’intrattenimento è uno dei due pilastri sul quale Facebook, il social network più famoso al mondo, ha costruito il suo impero.
Quali bisogni ha cercato di soddisfare Mark Zuckemberg?
–Sentirsi importanti/Stima: Cerchiamo sempre accettazione da parte delle altre persone.
Quanto più mi piace raccoglie una nostra foto – tanto più ci sentiamo importanti.
-Intrattenimento/svago: Guardare i video divertenti, curiosare nella vita degli altri per trarre spunti di cosa pettegolare (questo lo fanno soprattutto le ragazze), seguire la vita dei nostri idoli ecc…
Di cosa dovresti parlare per toccare le più fragili corde emotive di queste persone:
Il mio consiglio qui è abbastanza prevedibile… quando noti che hai di fronte una persona che è soffocata dalla monotonia e dalla noia – sottolinea tutte le attività d’intrattenimento collegate al tuo business di Mlm.
Ogni persona su questa Terra vuole soddisfare i bisogni sopra citati, ma la bravura sta in questo…
Capire quali sono quei i bisogni principali della tua controparte.
Come fare?
Semplice… basta chiedere.
L’altra arma potente che puoi utilizzare è la proiezione nel futuro
Se hai letto attentamente l’articolo avrai intuito che in realtà il tuo prodotto, la tua opportunità di business, non è altro che il mezzo tramite il quale trasporterai la persona dal punto A al punto B.
Il punto A è il punto in cui si trova ora, ed è una situazione nella quali ci sono dei problemi, preoccupazioni, angosce…
Il punto B invece è la situazione in cui tutte le cose negative svaniscono nel nulla per dare spazio a quelle positive.
Il tuo compito, come network marketer, è quello di mettere sotto i riflettore tutte le sensazioni che potrebbe provare il tuo potenziale cliente/distributore una volta che ha raggiunto il punto di destinazione B.
Ti dicevo che la tua azienda o il tuo prodotto sono solo dei mezzi…
Considera che addirittura il mezzo può essere visto come un ostacolo…
“Quanto sarebbe bello atterrare subito nel punto B… purtroppo non è possibile, mi tocca salire su questo mezzo” – potrebbe pensare il tuo potenziale cliente/distributore.
Quindi smettila di postare in continuazione foto dei tuoi fantastici prodotti e di concentrarti sulle loro caratteristiche (dei prodotti e del business).
Nemmeno descrivendo i risultati riuscirai a far muovere la gente.
Cosa vuol dire essere “Diamante”?
A me non dice nulla.
Inizia a vendere emozioni.
Purtroppo (o per fortuna) non è convincendo gli altre a fare cose TU vuoi che otterrai successo nel network…
Certo ci sono anche questi casi dovuto a bug del cervello (come è successo a me quando ho comprato la bevanda gasata che non volevo comprare) ma anche qualora riuscissi a strappare qualche “Sì” ingannando la controparte… la tua vittoria sarà estremamente breve.
Quello che invece puoi fare è risvegliare i bisogni più necessari e fare la migliore rappresentazione di come potrebbe cambiare la vita del tuo potenziale cliente/distributore una volta che ha fatto quello che gli chiedi di fare.
Ma se non fai scattare la scintilla emotiva, la parte razionale soffocherà ogni tentativo di libertà e rivendicazione personale.
Perchè il network marketing è un’attività illogica.
E’ molto più razionale e logico farsi le 8 ore in ufficio con un capo che a malapena si supporta e avere solo 20 giorni di ferie all’anno.
D’altronde lo fanno tutti… è tutto nella norma.
Bene, siamo arrivati alla fine…
Ma voglio essere completamente chiaro – per reclutare nel network marketing in modo efficace – fare leva sul lato emozionale è fondamentale all’inizio, durante i primi approcci – poi non basta, devi avere anche delle conoscenze chiamiamole un po’ più tecniche e più strategiche.
Come svelo nei 3 video gratuiti di theNetworkFormula (ai quali puoi accedere cliccando QUI) per sviluppare un business di network marketing profittevole e di lunga durata bisogna lavorare sulla costruzione di ben 3 PILASTRI FONDAMENTALI.
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Un caro saluto,
Petar Valchev
Straordinario articoli…mi auguro veramente che molto presto possa permettermi di acquistare network formula,grazie
Grazie Nicola. Sono sicuro che presto salirai a bordo.
Un saluto,
Petar
Grazie Nicola. Sono sicuro che presto salirai a bordo.
Un saluto,
Petar