Luca Brignoli è un ex calciatore professionista, ha giocato nell’Atalanta, Ravenna, Ancona, Lumezzane e nella seria A bulgara con il Botev Plovdiv . Nel 2010 proprio di ritorno dall’esperienza bulgara viene a conoscenza tramite il suo allenatore in seconda della opportunità di guadagno chiamata “network marketing”.
Avendo già deciso di abbandonare i campi di calcio e cercando altre fonti di guadagno, Luca non ci pensa un minuto e decide subito di valutare questa possibilità.
Decide di entrare in questo mondo ma nonostante abbia avuto ottime upline, come quasi tutti i neofiti non è stato immune da errori.
Oggi Luca Brignoli è un networker professionista a tutti gli effetti, ha creato un suo brand e ha un’organizzazione in crescita costante.
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-Versione scritta-
Luca Brignoli lavora attualmente in Dubli Network, società di marketing globale che offre a tutti l’opportunità di costruirsi una carriera o un’attività secondaria generando guadagni da milioni di prodotti e servizi che le persone comprano ogni giorno.
Luca è famoso all’interno del suo team per applicare la sua “formula” mix di online e “offline”.
Ciao Luca, raccontaci qualcosa su di te, sul tuo background e di come hai iniziato con il network marketing.
Innanzitutto ciao e grazie per l’opportunità e la considerazione.
Fino al 2010 ero un calciatore professionista, ruolo portiere.
Ho giocato 10 anni nell’Atalanta , poi Lumezzane (con Balotelli e Matri), Ancona, Ravenna e Botev Plovdiv (serie A Bulgara).
Proprio grazie a questa esperienza internazionale ho conosciuto Domenico Camassa, l’allenatore in seconda che, una volta tornato in Italia mi ha contattato parlandomi di un’opportunità…
Avevo capito che l’università non poteva darmi quello che cercavo.
Ero affamato di conoscenza e molto ambizioso, non stavo nella pelle e volevo sapere di cosa si trattava.
Cosi mi ha messo in contatto con una persona che passava dalle miei parti e mi ha fissato un appuntamento,
E’ stato il mio primo piano marketing e chi avevo di fronte era Fernando Gatti (qualifica più alta della storia italiana di Amway e ora leader di Agel).
Inizia così la mia storia con il network marketing e ad oggi Nando è ancora il networker più forte con cui ho avuto il piacere di collaborare.
Con il tempo mi sono innamorato anche dell’internet marketing ed ora ho creato la mia Formula personale (nerworkmarketingformula.com) che unisce le migliori tecniche dell’offline con la potenza di internet.
Che cosa ti ha spinto ad iniziare questo percorso?
Sicuramente l’ambizione.
L’ambizione di vedere i miei sogni realizzati.
Ma sai qual è il mio sogno più grande? La libertà
La libertà di lavorare come, quando e con chi voglio.
La libertà di passare più tempo con le persone che amo.
Chi è la persona o le persone che ti hanno ispirato di più come persona e professionista?
Come ho detto prima ho avuto la fortuna di conoscere da subito uno dei numeri uno al mondo Fernando Gatti e di poter vedere da vicino come lavorava.
Un altra persona a cui mi sento legato è Massimo Del Moro che con i suoi oltre 25 anni di esperienza sa darmi sempre i giusti consigli.
Per quanto riguarda la parte online il networker che più mi ha segnato come percorso è David Wood, un genio.
Una persona che mi sento di citare pur non avendo nulla a che fare col Network Marketing è Frank Merenda.
E’ grazie ai suoi insegnamenti di marketing che il mio modo di fare network è cambiato radicalmente e i risultati sono aumentati esponenzialmente.
In questi anni ho voluto conoscere più persone di successo possibili in questo campo per imparare i loro segreti.
Quali sono a tuo parere gli errori più diffusi che commettono i networker?
L’errore più diffuso che fanno tutti i networker è prendere l’attività come un gioco.
Pretendere di guadagnare 5000 euro in un mese dedicandoci 2 ore a settimana mentre col lavoro principale magari lavorano 10 ore al giorno, 6 giorni su 7 e arrivano a malapena a 1000 euro.
Ci vuole tempo e bisogna diventare dei professionisti per guadagnare come dei professionisti.
Qual’è il principale errore che ha commesso Luca Brignoli quando ha iniziato?
Il mio errore principale è stato sicuramente la troppa teoria.
Volevo sapere tutto prima di cominciare ma quello che ti fa fare la differenza è solamente l’azione.
Non puoi aspettare che tutto sia ok altrimenti ti “rubano la merenda”.
Esattamente, in che modo si dovrebbe iniziare concretamente nel network marketing secondo te ?
Il network marketing è nato per sfruttare i contatti delle persone invece della solità pubblicità.
Quindi la prima cosa da fare è iniziare col mercato caldo (la lista nomi) e man mano che va esaurendosi imparare tecniche di marketing per acquisire contatti anche utilizzando il web.
Se hai paura ad alzare la cornetta il network non fa per te.
Prima diventi forte nell’offline e nel frattempo impari a muoverti online.
Quando hai iniziato quali erano i tuoi obiettivi e mete principali?
Il mio obiettivo è sempre stato la libertà.
Odio la sveglia “obbligatoria” alle 7 del mattino, amo dormire 2 ore a notte per la voglia di impare e crecere che ho.
Qual’è un’abitudine che secondo te ti ha aiutato ad avere successo in questo campo?
Sicuramente il fatto di essere assetato di conoscenza e il non mollare mai.
Con l’avvento di internet anche il mondo del network marketing è cambiato, come pensi che un networker possa sfruttare questo strumento a suo vantaggio?
Questo è il mio pane…
Nel 2016 non possiamo fare finta che internet non esista.
E’ anche vero che di ciarlatani ne girano forse troppi.
Troppe promesse di guadagni facili e di sistemi miracolosi che ti fanno trovare contatti senza fare nulla.
Bisogna lavorare sul proprio brand e creare un sistema di leads generation automatica.
Per far questo ci vogliono competenze che si acquisiscono con tempo, soldi e fatica.
Poi però passare dal rincorrere le persone ad essere contattati da gente che vuole conoscere quello che fai e collaborare con te non ha prezzo!
Puoi raccontarci di un periodo in cui ti sei trovato in serie difficoltà, e delle lezioni che hai imparato in quella situazione?
I periodo di difficoltà è normale che ci siano ma la vera differenza è proprio qui che la fai.
Se sei in grado di agire nonostante le difficoltà il successo è più vicino di quello che pensi.
Un consiglio fondamentale è quello di investire molto su sè stessi.
Quando magari l’attività non va come si vorrebbe (può capitare) non abbattersi ma a testa bassa spingere sull’acquisizione di nuove competenze.
Più valore sei in grado di immettere sul mercato più la gente sarà attratta da te.
Che qualità occorrono veramente per avere successo nel nostro campo?
Come in tutti campi la qualità più importante è la persistenza.
Poi uno può essere più bravo online, a parlare in pubblico o a chiudere ma qualsiasi persona se non molla davanti agli ostacoli può farcela nel network marketing….il problema è che quasi tutti mollano!
Quali software e/o strumenti usa Luca Brignoli per svolgere il suo lavoro?
Tanti, troppi a volte.
Ma i due che devono esserci per forza sono l’autorisponditore e un software per far delle pagine web.
In questa maniera sei operativo fin da subito per trovare nuovi contatti, risvegliare quelli vecchi e far crescere la tua rete come mai avresti pensato
Quali libri consiglieresti di leggere ai nostri lettori networker?
Tre libri che hanno influito sul mio percorso : Padre Ricco Padre Povero di Robert Kiyosaky, Il Coraggio di Rischiare di Richard Branson e Vendere Fa Schifo Se Non Sai Come Farlo di Frank Merenda.
Come si fa a rimanere in contatto con te?
Sono presente in diversi canali ma il fulcro è facebook (https://www.facebook.com/luca.brignoli1983) e il mio blog networkmarketingformula.com
Al tuo successo
Luca Brignoli
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