Stefania Lo Gatto è una mamma di 3 figli la quale, sfortunatamente dopo un divorzio, si ritrova a dover badare a loro da sola.
Essendo stata fuori dal mondo del lavoro per circa 14 anni non ha un mestiere.
Gli stipendi che le vengono proposti per vari lavori non riescono a bastarle per mantenere i suoi tre figli – decide cosi’ di provare con il network marketing.
In questa intervista scoprirai cosa ha permesso a Stefania di diventare la donna europea più pagata della sua azienda e ad entrare nel circolo delle “20 donne più potenti del network marketing.”
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-Riassunto in Versione Scritta-
Petar Valchev: Ciao Stefania, raccontaci qualcosa su di te, sul tuo background e di come hai iniziato nel network marketing…
Stefania Lo Gatto: Ciao Petar, grazie per avermi invitata a questa intervista. Diciamo che io fino a 4 anni fa non sapevo nulla di network marketing. Sono italiana, sono uscita dall’Italia che avevo 14 anni e me non è mai stato insegnato nulla di network.
Sentivo però parlare di persone che ci provavano, che non ci erano riuscite, quindi pensavo che fosse una cosa proprio per… non vorrei dire, ma da sfigati.
Diciamo che non ero interessata a questo business.
Poi mi sono sposata con un mio compagno delle superiori avevo 15 quando l’ho conosciuto… abbiamo avuto tre figli 3 maschi e ho fatto solo e unicamente la mamma per 14 anni.
Dopo 22 anni di storia, l’amore finito, sono finiti anche i soldi.
Sono passata da una casa con 8 camere da letto ad una che ne aveva una singola.
Mi sono ritrovata con tre bambini piccoli e ZERO esperienze lavorative.
A quel punto anche se ero molto molto scettica, sono andata ad una di queste famose riunione di Network Marketing.
Ma ci sono andata soprattutto perché mi avevano detto che ci sarebbero stati prodotti che mi avrebbero resa più bella, più giovane e più sana.
Petar Valchev: Cosa ti ha spinto a iniziare questo percorso?
Stefania Lo Gatto: Sicuramente il fatto che non avevo altre grandi scelte. Sono laureata, ma non sono una commercialista, avvocato, non avevo insomma un mestiere.
Dopo che ero fuori per 14 anni… non avevo esperienze lavorative e lo stipendio che mi davano da altre parti non mi sarebbe bastato per mantenere i 3 bambini…
Il mio perchè è stato proprio quello del denaro e dei miei figli.
Io l’ho fatto per i miei figli.
E’ importante trovare il proprio perchè, che non deve sempre quello economico.
Petar Valchev: Quali sono a tuo parere gli errori più diffusi che commettono i networker?
Stefania Lo Gatto: Questi errori gli ho fatti io e gli facciamo un po’ tutti.
Esci da una riunione entusiasta, non capisci ancora niente dei tuoi prodotti e vai a parlare a tutti e bruci tutti i tuoi contatti.
Oppure diventi logorroico e invece di attrarre la gente la spingi via, a nessuno vuole essere imposto nulla.
Un altro errore è credere che sia un business in cui fai i soldi in poco tempo.
Se vuoi avere un business solido e sicuro devi metterti in testa che da uno a cinque anni devi lavorare. Inizialmente guadagnerai meno di quello che tu investi, sia come tempo e magari anche in risorse di denaro.
Noi nel network siamo imprenditori, non siamo stipendiati. Non esiste un’attività imprenditoriale in cui guadagni tanti dal primo mese.
La cosa bella del network marketing però è che quello che hai seminato all’inizio, se lo vai ad “annaffiare” il seme cresce e diventa una grande pianta e poi un grandissimo albero che continuerà a dare frutti in continuazione.
Io vedo in questo modo anche la mia rete.
Certo, ogni tanto andiamo anche sul terreno sbagliato, io ho investito anche su persone che mi hanno fatto solo perdere tempo – però grazie a Dio ho seminato anche su terreno buono e oggi ho una rete di 36 Mila persone in 57 paesi diversi.
Chiaramente ci sono voluti quasi 4 anni per ottenere questi risultati.
Petar Valchev: Esattamente, in che modo si dovrebbe iniziare concretamente nel network marketing secondo te?
Stefania Lo Gatto: Secondo me prima di tutto provare su te stesso il prodotto che stai dando o credere e usare il servizio che proponi, perché comunque tu devi credere in quello che promuovi.
Alla fine siamo dei promotori.
Io consiglio di leggere il libro Go pro (di Eric Worrie) e seguire i 7 passi che vengono citati all’interno.
Anche io ogni tanto torno a rileggerlo, soprattutto sul lato del follow-up.
Questi 7 passi sono fondamentali e molto semplici per avere successo nel network marketing.
Petar Valchev: Qual è l’obiezione che più spesso hai sentito dire quando hai cercato di reclutare?
Stefania Lo Gatto: Mi dicono…
AA la solita piramide o la catena di Sant’Antonio oppure… aa come quel’azienda XXX (azienda che non voglio nominare ma che purtroppo ho fatto piazza pulita in Italia) Diciamo quindi che purtroppo ci sono tanti preconcetti ma ricordiamo che anche in Italia però le cose stanno migliorando perché comunque alla Bocconi adesso viene insegnato il nato Network Marketing, quindi la situazione sta sempre migliorando.
E poi ci sono persone come me e tanti altri che hanno risultati reali anche sul campo italiano e stiamo dimostrando che non è assolutamente così.
Io dico…
Guarda, veramente è il lavoro tradizionale che è una piramide perché c’è l’amministratore delegato i dipendenti la donna di servzio ecc…
La donna di servizio non potrà mai diventare amministratore delegato.
Il N.M. invece è meritocratico, tu puoi essere l’ultima persona in assoluto ma se costruisci meglio degli altri puoi guadagnare più di loro.
Poi non ci sono accoltellate alle spalle, il tuo sponsor ha reale interessa a farti guadagnare.
Io poi uso il mio esempio e continuo dicendo…
Sono 6 anni che c’è la mia azienda, io ci sono da tre anni e mezzo e ho superato tutte le donne in Europa, questo vuoi capire che ci sono migliaia di donne sopra di me, come faccio allora a guadagnare più di loro? E poi in quale altra attività sarebbe possibile ciò?
Petar Valchev: Qual è secondo te il miglior rapporto tra attivitá di vendita dei prodotti/ reclutamento distributori?
Stefania Lo Gatto: Secondo me i distributori devono essere prima di tutto dei consumatori del prodotto o usare il servizio.
Non possiamo proporre una cosa che non usiamo noi stessi
Se il proprietario della Virgin Airlines Richard Branson volasse con un’altra compagnia aerea, ma stiamo scherzando?
Se ho prodotti di integrazione e bellezza intanto devono vederli su di me.
E quindi noi siamo una brochure volante. E dobbiamo essere coerenti con quello che usiamo noi e poi proponiamo.
E poi tra queste persone ci sarà chi è interessato a guadagnare per arrotondare a fine mese, uscire al ristorante o semplicemente ordinare i prodotti praticamente gratis.
Petar Valchev: Stefania, tu lavori in diversi paesi, quali differenze trovi tra il mercato internazionale e quello italiano?
Stefania Lo Gatto: Nel caso della mia azienda l’Italia è il paese numero uno in Europa.
Io vivendo a Dubai vedo che le persone qui sono interessate soprattutto al consumo essendo qui tanta ricchezza – si sa, il network funziona meglio dove c’è crisi.
Se stai bene, guadagni bene e hai un capo ti va bene.
Nel mio caso in cui avevo veramente bisogno di guadagnare per sfamare i miei figli allora ho tirato fuori veramente le unghie e i denti.
A Dubai ho dei leader ma meno lavoratori che in Italia (dove si sa c’è più crisi.)
Petar Valchev: Tu Stefania sei stata ad un evento con le donne più potenti nel network marketing, cosa hai imparato a quell’evento?
Stefania Lo Gatto: Sicuramente che l’unione fa la forza.
Anche se siamo in diverse aziende tutte crediamo nella stessa cosa… il network marketing.
Ho imparato poi che noi donne siamo capaci di fare più cose allo stesso tempo ed organizzarci.
Noi donne siamo delle grandissime chiacchierone e facciamo naturalmente passa parola.
Petar Valchev: Puoi raccontarci di un periodo in cui ti sei trovata in serie difficoltà, e delle lezioni che hai imparato in quella situazione?
Stefania Lo Gatto: Sicuramente ci sono state due tre volte in cui ho voluto mollare perché facevo tanti errori, mi ero bruciata i contatti.
All’inizio avevo iniziato con un’amica però il codice era suo e quando abbiamo iniziato a guadagnare il marito si era messo di mezzo e lei mi ha chiesto di andare a lavorare da solo… di conseguenza tutte le persone che avevo iscritto col suo codice ho dovuto lasciarle a lei.
In quel momento ho mollato per 6 mesi e poi mi sono riscritta.
Io direi che sono la prova che non bisogna mollare mai (Never Quit).
Il messaggio che voglio lasciare a chi sta ascoltando o leggendo…
NON DOVETE MOLLARE perché tutto quello che non succede neanche in 4 anni vi può succedere in 1 o 2 giorni.
Potete trovare due o tre persone giuste che possono collaborare con voi e andrete avanti – io non credo nel trovare il “cavallo vincente” che vi cambierà la vita io però ho trovato tanti “pony”, tanti “cavallini” che crescono insieme a me e diventeremo degli stalloni.
Petar Valchev: Chi e la persona o le persone che ti hanno ispirato di più e perche?
Stefania Lo Gatto: Sicuramente mio marito… Danien Feier. Lui faceva da 16 anni network e mi ha ispirato.
Poi Calvin Becerra, un ragazzo milionario ma super umile e sempre disponibile per il suo team.
E poi Eric Worre, l’autore di Go Pro.
Petar Valchev: Come organizzi la tua settimana?
Stefania Lo Gatto: Ai nostri livelli, quando hai cosi tanta gente… io non ho ancora trovato un equilibrio perfetto.
Spero quest’anno (nel 2017) di avere un equilibrio migliore.
Cerco di fare un webinar a settimana, le call, facciamo i tour nelle varie città.
Del resto sono solo 3 anni e mezzo che faccio questa attività, sto anche io ancora imparando.
Seguirò le tue prossime interviste e ascolterò cosa ti risponderanno a questa domande i tuoi ospiti.
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